SVJATOPOLK-MIRSKIJ
EVGENIJ (1876-1918) |
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sacerdote
cattolico |
Evgenij
nasce nel 1876, termina il seminario a Pietroburgo nel 1906 e nello stesso
anno viene ordinato sacerdote di rito latino. Dal 1902 è vicario alla
parrocchia di Tobol’sk, poi esercita il ministero a Krasnojarsk. Dal 1906
è insegnante di religione nelle scuole di Gomel’. Nel 1910 ritorna a Kranojarsk.
Dal 1912 è parroco della cattedrale di Pietroburgo e nello stesso anno
parroco della cattedrale e decano di Mogilev.
L’8 marzo 1918 viene arrestato a Mogilev con l’accusa di «attività controrivoluzionarie
come membro dell’organizzazione insurrezionale polacca POV…». Il 28 marzo
1918 è condannato alla pena capitale. I parrocchiani entrano al momento
della sentenza nell’aula del tribunale e chiedono la liberazione del loro
parroco. I soldati sparano sulla folla, feriscono ed uccidono alcune persone.
I bolscevichi prendono padre Evgenij e altre due persone, le trasportano
fuori città lo stesso giorno e le uccidono barbaramente dopo averle martoriate.
Secondo le testimonianze di una persona presente all’eccidio, gli agenti
del partito comunista pretendono che padre Evgenij rinneghi la sua fede.
Padre Evgenij risponde: «Voi potete uccidere il mio corpo, ma non ucciderete
la mia anima».
Il giorno dopo i parrocchiani trovano il corpo del loro pastore straziato
da cinque colpi di arma da fuoco, quattro profonde ferite di coltello,
la testa fracassata e le mani staccate dal corpo.
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