ŠAVDINIS MEČISLAV
PETROVIČ (1895-1938) |
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sacerdote
cattolico |
Padre
Mečislav nasce il 4 settembre 1895 nel villaggio di Davgelišin, governatorato
di Vil’no, da famiglia contadina. Frequenta il seminario e l’Accademia
teologica di Pietroburgo e il 6 settembre 1918 è ordinato sacerdote. Dapprima
è destinato alla parrocchia del Cuore di Maria a Pietrogrado. Dal 1920
è parroco della chiesa di San Nicola a Luga, dal 1921 parroco nel villaggio
di Jamburg e insegnante in Seminario, dal 1923 è cancelliere di Curia,
dal 1924 parroco della procattedrale di Leningrado.
Il 26 gennaio 1927 è arrestato e liberato dopo breve tempo. Il 5 febbraio
1928 è nuovamente arrestato, accusato «di aver insegnato in un seminario
clandestino e aver tenuto contatti antisovietici con stranieri». Il 12
agosto 1928 è condannato a 10 anni di lager da scontare alle isole Solovki.
Nel luglio 1929 è trasferito all’isola di Anzer, a regime particolarmente
severo; qui il 5 luglio 1932 è arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva
sul clero cattolico, accusato di «aver fondato un gruppo antisovietico
per svolgere propaganda antisovietica, gruppo che ha celebrato segretamente
riti teologici (sic!) e religiosi e ha avuto contatti con persone in libertà
per trasmettere all’estero notizie di carattere spionistico sulla situazione
dei cattolici in URSS».
Durante l’interrogatorio padre Mečislav aveva dichiarato: «Sono stato
e sarò sempre consapevole difensore degli interessi della chiesa cattolica
e non sarò mai in accordo con nessuna intrapresa del potere sovietico
diretta contro la religione».
Nel 1936 padre Mečislav viene liberato dal lager e si stabilisce a Brjansk,
dove il 28 giugno 1938 è arrestato assieme a un numeroso gruppo di laici
cattolici. Dopo pochi giorni, probabilmente, il sacerdote viene condannato
a morte e fucilato. Non si conosce il giorno esatto della fucilazione.
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