MARKUŠEVSKIJ ALBIN
JULIANOVIČ (1887-1938) |
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sacerdote cattolico |
Padre
Albin nasce il 1° marzo 1877 nel villaggio Žuravlincy, governatorato di
Podol’sk. Frequenta il seminario di Žitomir, nel maggio 1903 è ordinato
sacerdote di rito latino e destinato alla chiesa di San Giovanni Nepomuceno
a Dubno. Dal 1905 è amministratore della parrocchia di Vyševiči; dal 1917
è parroco della chiesa dell’Esaltazione della Croce a Il’incy. Aiuta tutti
i bisognosi e spesso a casa propria non ha di che mangiare. Quando un
militare abbandonato dall’armata rossa si amala gravemente, padre Albin
non esita a ricoverarlo nel proprio letto, mentre lui si accontenta di
dormire sul pavimento. Più di una volta riesce a salvare gli ebrei dai
pogrom. Non esita neppure a salvare da morte sicura il capo della polizia
segreta comunista e il suo aiutante. Dal 1920 è parroco a Ušomir, distretto
di Koresten’.
Il 27 gennaio 1930, nonostante la carità mostrata anche ai soldati comunisti,
padre Albin viene arrestato e inviato alla prigione di Kiev per proseguire
l’istruttoria. È accusato di aver distribuito testi di carattere religioso,
di attività controrivoluzionaria e di propaganda nazionalistica in favore
della Polonia. Il 22 marzo è condannato a 3 anni di lager. Il 24 aprile
1931 raggiunge il lager delle Solovki e nel giugno dello stesso anno è
trasferito all’isola Anzer, a regime più duro. Qui nel 1932 è arrestato
assieme al gruppo del clero cattolico, ma durante l’istruttoria si ammala
e viene messo in libertà per motivi di salute. Tornato in Ucraina, esercita
il ministero a Žitomir, nel 1934 a Fastov e a Malino. Nel gennaio 1935
è trasferito alla chiesa cattolica di Smolensk, dove nel gennaio 1936
viene arrestato.
L’11 febbraio 1936 è condannato a 5 anni di confino in Siberia. Giunge
a Kazačinskoe, nella regione di Krasnojarsk. Qui il 22 settembre 1937
viene arrestato con l’accusa di propaganda controrivoluzionaria e nazionalista
fra i confinati. Il 10 gennaio 1938 è condannato alla pena capitale e
il 5 febbraio 1938 padre Albin Julianovič Markuševskij viene fucilato
nella prigione di Enisejsk.
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