BATMANIŠVILI ŠIO GRIGOR’EVIČ (1885-1937)

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sacerdote cattolico e martire

Nato nel 1885 nella città di Achalciche (Georgia), padre Šio frequenta a Roma l’Accademia teologica e viene ordinato sacerdote nel 1912. Ritornato in Georgia, celebra nella parrocchia latina di Kutaisi e poi nella parrocchia di Achalciche. Negli anni 1920-1921 visita frequentemente la città di Costantinopoli e dal 1922 è nominato superiore del monastero cattolico georgiano di questa città. Nel novembre 1925 viene nominato Amministratore apostolico dei cattolici della Georgia.
Il 27 novembre 1927 è arrestato a Tiflis e il 16 gennaio 1928 condannato a dieci anni di lager da scontare alle isole Solovki, dove giunge il 12 febbraio 1928. Nel 1930 è trasferito ad Anzer, altra isola delle Solovki, dove i detenuti sono sottoposti a un regime più rigoroso. Nel 1932 è accusato di appartenere al gruppo dei cattolici che «svolgono propaganda antisovietica fra i detenuti, celebrano segretamente funzioni teologiche (sic!) e religiose e trasmettono all’estero notizie spionistiche sulla persecuzione dei cattolici in URSS». Viene condannato ad essere separato dal gruppo dei cattolici fino al termine della pena.
Nel 1937 dovrebbe essere liberato, ma il ‘37 è l’anno di punta del terrore staliniano, ed è d’obbligo rispettare «le norme», fissate dall’alto, delle persone che vanno via via fucilate.
Padre Šio viene dapprima rinchiuso nella prigione interna al lager e poi, il 14 ottobre 1937, condannato alla pena capitale, che viene eseguita il 1° novembre 1937 a Sandormoch, nei pressi di Medvežegorsk.