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Nacque
nel 1873 nel governatorato di Kovno (oggi Kaunas, in
Lituania). Concluse gli studi presso il seminario di San
Pietroburgo. Nel 1900 fu ordinato sacerdote cattolico di
rito latino. Dal 1912 al 1914 fu vicario della chiesa
cattolica di Santa Caterina a San Pietroburgo. Dal 1922 fu
parroco della chiesa del Sacro Cuore a Pietrogrado. Nel
marzo del 1923 fu arrestato col gruppo di sacerdoti guidato
da monsignor Jan Cieplak. Tra il 21 e il 26 marzo 1923 si
svolse a Mosca il processo a porte chiuse. Per ordinanza del
Tribunale militare fu condannato a 3 anni di carcere in base
agli articoli 40, 68, 69-1, 119 e 121 del codice penale
della Repubblica federativa russa. Scontò la pena
nelle prigioni di Sokol'niki e di Lefortovo. Nel gennaio del
1926 fu messo in libertà. Il 9 febbraio 1926 fu
consacrato segretamente vescovo nella chiesa di San Luigi
dei francesi a Mosca. L'8 novembre 1929 fu arrestato a
Leningrado. Il 13 settembre 1930 per ordinanza del Collegio
dell'OGU fu condannato a 10 anni di campo di concentramento
in base agli articoli 58-6, 10, 12, 121 e 122 del codice
penale della Repubblica federativa russa. Fu inviato alle
Solovki. Nel luglio del 1932 fu arrestato alle Solovki
nell'ambito dell'inchiesta collettiva sul clero cattolico
sull'isola di Anzer, accusato di "aver creato
un'associazione antisovietica, che svolge propaganda
antisovietica, che ha celebrato in segreto riti teologici
[sic!] e religiosi e ha stabilito un contatto
illegale con l'esterno per trasmettere all'estero
informazioni di carattere spionistico sulla situazione dei
cattolici in URSS". L'istruttoria chiese "che fosse messo a
disposizione dell'OGPU del distretto militare di
Leningrado". Il 27 maggio 1933 per ordinanza del Collegio
dell'OGPU fu condannato a un anno di isolamento per
punizione. In settembre fu portato a Mosca. Il 26 settembre
1933 fu liberato ed espatriò in Lituania grazie ad
uno scambio di prigionieri. Nel 1946, dopo il ritiro dalla
Lituania delle forze d'occupazione tedesche, fu arrestato e
condannato a 10 anni di campo di lavoro correzionale. Fu
inviato in Siberia. Nel 1956 fu messo in libertà.
Tornò in Lituania. Visse confinato a Seduva, senza
poter amministrare la propria diocesi. Poco prima di morire
ricevette dal Papa il titolo di arcivescovo. Morì a
Seduva il 20 agosto 1962. |